Solo l’Amor potrà salvarci, ovvero, abbiamo possibilità quasi nulle di salvezza
“Patendo
conoscere”
(Eschilo)
Cosa si può intuire da ciò che sta accadendo: che l’Italia, molto probabilmente, sarà l’agnello sacrificale pasquale ma senza promessa di resurrezione.
Gli eventi
attuali, molto verosimilmente, sarebbero solo le prove generali del vero stato
di emergenza prossimo venturo, che a breve dovranno instaurare.
Un simile
stato di allarme, richiede anni di pianificazione preventiva per essere così
attuato a livello globale.
Questo
virus ingegnerizzato, se così si può dire, è ancora a innesco basso.
Potremmo legittimamente
ritenere, volendo anche adottare una visione pessimistica, che presto o tardi ne
dovranno rilasciare un altro assai più letale, ma prima, per come le cose
stanno andando, è anche intuibile che se non dovessero essere prese le
necessarie misure preventive di sostegno reale all’economia, potrebbero scatenarsi
gravi disordini sociali. Una disperazione incontrollata, utile peraltro, a
teatralizzare ulteriormente il rito sacrificale epocale, che poi andrebbe a
culminare con l’instaurazione di un effettivo stato di legge marziale
permanente, annesso alla schedatura digitale e vaccinazione obbligatoria di
tutta la popolazione.
Nonostante
tutti confidiamo che la situazione presente potrà risolversi nel migliore dei
modi, dovremmo anche ritenere come verosimile la possibilità che il biennio
2020 – 2022 sarà atroce.
Per ora sembra
che l’Italia stia scivolando nel più oscuro pozzo dei tempi e con essa il
pianeta stesso.
In ogni
caso non dovremmo mai cedere completamente a suggestioni pessimistiche o allarmistiche,
sebbene è importante rimanere vigili (allarmati si ) e consapevoli che esiste sempre una possibile quanto fondamentale lettura simbolica degli eventi.
Saremmo
arrivati a questo stato di cose perché, da decenni, non siamo più capaci di
vivere dignitosamente. Nutriti dell’eccesso e dell’eccedente abbiamo creduto (ceduto) alle lusinghe avvelenanti del consumo per il consumo, attirando su di noi
l’inevitabile onda di ritorno degli orrori scaturiti da un’idea di sviluppo
profondamente malsano.
Chi sarà
in grado di comprendere la reale gravità del momento presente, avendone sia il
senso che le forze interiori necessarie, non potrà più sottrarsi al valore
archetipico della costituzione umana.
Ognuno, a
livello esteriore si organizzerà come meglio ritiene.
Intimamente,
qualsiasi sarà la sua collocazione, la persona che intende recuperare un minimo
di barlume cosciente dovrà farsi testimone attiva del luce-vuoto…e non sarà
facile, poiché è un impegno assurdamente difficile, ma non vi sarebbero altri percorsi,
né mai vi sono stati e né potranno esservi.
L’impegno,
consiste nel lasciarsi attraversare dal vigore residuo che la disciplina di sé
potrà attirare, così come lasciarsi attraversare dall’invasività stessa del
possibile malessere/dolore, sia esso psichico che fisico, cercando di rimanere
in ogni caso centrati, per far diventare il proprio metro quadro esistenziale,
commisto di risolutezza, scomodità e sofferenza, una perfetta palestra
iniziatica, interiorizzando, fin da ora, la putrefactio (opera al nero) che è
la base eroica di ogni autentica rigenerazione in vita e morte.
Inoltre,
ogni forma di piacere, inteso nella sua deteriore accezione di smania,
bramosia, va considerato come un veleno per l’animo.
È
importante, qui e ora, il morire iniziaticamente a sé stessi, riflettendo
costantemente sul sacrificio realizzato dai migliori tra gli antichi, di coloro
che provarono ad opporsi a tutte quelle forze controsapienziali che nella
storia, a varie riprese, mossero contro l'uomo per annichilirne l'essenza.
L’uomo è
il fantoccio di un giorno e può elevarsi ad una condizione ultra divina
unicamente mediante il Furor, che è l’unico supporto consono di Amor.
Privo del
Furor l’Amor è una ben misera e svenevole menzogna, un’energia paralizzante,
che rende deboli e meschini e, non a caso, la parola amore, intesa nel suo
senso deteriore, è ripetuta ossessivamente da ogni istituzione menzognera,
religiosa o politica essa sia, nonché cantata, con più o meno talento, in tutte
le intonazioni possibili. Amore non è affatto sinonimo di mansuetudine.
Amore
significherebbe null’altro che la pura determinazione (disposizione) alla morte
di sé. Morire a sé stessi nell’intenzione di sconfiggere la morte stessa
(a-mors).
Amore non
è patetico attaccamento all’altro perché assonante alla nostra, ormai fin
troppo malata, esigenza di affetto e piacere o un pretesto per ottemperare ad
una nuda, (miope, solo egoistica) prosecuzione della specie.
Amor è la
dirompente potenza rivelativa che mette a nudo ogni inganno, il falso amore
rafforza tutti i possibili inganni di autocompiacimenti illanguidenti.
I peggiori
nemici della Via, la Via eroico cristico-sapienziale (fondamentalmente estranea
all’ultimo cattolicesimo) sono il riduttivismo scientistico e il nichilismo
deteriore, che vale l’intima sconfitta delle potenzialità più nobili
dell’essere (il tripode dello spirito, in questa dimensione, è costituito da
estros, furor e amor).
L’uomo
depotenziato mirerà sempre a conservare la propria esistenza meschina, centrata
sull’ego cieco, perennemente sofferente e che affiderà masochisticamente alle
attenzioni insane del potere nichilista.
Il potere
attuale globale e quello che prestissimo gli continuerà, verte e verterà
proprio sulla propaganda di tali infime prerogative.
La
dimensione industriale e hi-tech costituisce il supporto estensivo dei diktat,
che subordinano ogni decisione a tutto quell’insieme di significati che,
attraverso l’innovazione, dimostrano di ricondurre inesorabilmente a processi
aridamente meccanici il senso della vita, appunto, surrettiziamente detta la
nuda vita, l’indistinta materia biologica pulsante, destituita di ogni
fondamento superiore da una attuazione insensibile dei fatti.
La Nuda
vita equivale ad una categorizzazione sterile, che esclude dal canone di verità
vigente ogni fenomeno che non corrisponda al modo forzato della materia
sperimentabile, ovvero, il cosiddetto dato reale, obbligato alle meschine
aspettative di chi ne costringe le reazioni ad un solo significato bassamente
utilitarista.
Il potere nichilista,
mediante la sua forza persuasiva amplificata dalla dimensione hi-tech, genererà
sempre lo sconforto nel cuore dei propri sudditi-cavie e tutta la pubblicità e
la propaganda occorrono a questo. Dietro a motivetti musicali faceti, ai colori
sgargianti, ai sorrisi vitrei, a gravità simulate, dietro la demagogia
istituzionale, è diffusa una capillare reiterazione subliminale dello
sconforto.
Lo
sconforto andrebbe davvero considerato come uno tra i demoni peggiori. Pervaso
dallo sconforto, l’uomo si rende alla completa mercé di forze ottenebranti e
nulla di ciò che noi ammiriamo potrebbe mai essere stato realizzato da una
società pervasa, come la nostra attuale, da uno stato di generalizzato
smarrimento e sconforto.
Da questo
punto di vista, dovremmo ritenere, il recentissimo slogan 2Q2Q vs ID2020,
niente altro che una strategia diversificata del Deep State per ingenerare
false speranze e ulteriore disorientamento nelle masse.
L’esistenza,
d’ora innanzi dovrà farsi esercizio (ascesi) preliminare dell’attraversamento
della crisi collettiva e soprattutto individuale.
Le
difficoltà saranno occasioni per ridimensionare l’ego, persuasi che questa
realtà vive unicamente per contrasti chiaroscurali e l’umanità, ora, si
appresta ad entrare nella zona in cui le ombre si fanno più fitte e le tenebre
imminenti.
Nessuna
imposizione potrà aderire su un animo determinato a svestirsi della menzogna di
cui è rivestito.
La
menzogna, da sempre, fa presa sulla menzogna. In ultimo è la codardia a
rappresentare la porta spalancata a ogni sopruso ripetuto.
In ogni
caso paghiamo un prezzo di essenziale dolore.
Paghiamo
un prezzo per essere codardi. Paghiamo anche per non esserlo.
L’uomo è
una creatura, una proiezione sensibile, dell’assurdo cangiante.
L’assurdo
è sempre stato e sarà la nostra unica dimora.
P.S. Alla luce di quanto adesso accade il film predittivo holliwoodiano degli anni '70 acquisisce un certo rilievo
Praticamente, l'emergenza attuale rappresenterebbe l'incipit, appena i titoli di testa, la presentazione del brutto film che ci coinvolgerà tutti
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