giovedì 9 luglio 2020

Quale ordinamento?



Come in Alto così in basso; c’è ben altro oltre l’evidenza piana delle cose.
Il potere terreno è immagine sbiadita del verticismo trascendente delle più antiche religioni sumere ed egizie, il cui credo fondamentale nelle epoche successive s'è riversato nel sistema monoteista veterotestamentario.

Come le antiche divinità, il dio ha mantenuto alcune caratteristiche imprescindibili: è iroso e vendicativo, amorevole, sì, ma impietoso.

L’espressione del potere richiede innanzitutto una precisa opera di condizionamento psichico. 

L’autorità costituita essenzialmente poggia su di una forma di ipnotismo centralizzato, costellato di enigmi simbolici variamente velati. 
Oggi tale funzione è assolta da un sofisticato impianto mediatico ordinante l’insieme della prassi pop-totalitaria, sulla quale scorrono via le energie delle nostre inconsapevoli e ridottissime esistenze di uomini post-moderni.

Cinquant’anni di continuato condizionamento subliminale hanno deformato irrimediabilmente la psiche collettiva.
L’emergenza attuale, in fin dei conti, sarebbe solo una drammatica, quanto essenziale, verifica planetaria, peraltro, abbastanza ben riuscita, utile a testare il livello di condizionamento delle masse: pesantemente circuite dall’adozione del nuovo, disumano, paradigma innovativo.

In nome della salute annichiliscono la vitalità, il vigore. 
Nessuna opera di persuasione poteva essere maggiormente efficace di questa dissonanza cognitiva escogitata con l’espediente sanitario.
La stessa ripercussione economica, è anch’essa marginale rispetto al reale fondamento che l'attuale potere nichilista mira a sovvertire.

Mai prima nella storia conosciuta l’uomo ha messo tanto in pericolo la propria identità.  

Il labirinto della vita è un intreccio multidimensionale, tanto assurda la sua realtà, che la consuetudine dell’esistenza, livellata dal paradigma vigente a sterile pensiero unico, stenta ad accorgersene.
 
L’intento è quello di consolidare un globalismo plastificante, d’ispirazione comunista-tecnocratico, con cui si mira a impiantare una nuova dittatura asfissiante.
L’esistenza è intesa come un evento preconfezionato, aridamente pianificato dai cosiddetti  specialisti: costoro sono prevalentemente sleali e monocoli

La stragrande maggioranza della società è disorientata, senza che peraltro se ne renda minimamente conto, affetta da una grave forma di masochismo morale che è perfettamente funzionale ai desiderata dei suoi infami dirigenti.

Le persone, in una società di massa, devono appositamente essere educate male.

L’individuo dovrà essere istruito al bieco servilismo, dunque alla dipendenza totale dal sistema centralizzato – dipendenza totale dall’algoritmo –

Il servilismo favorisce la slealtà.

L’uomo, nel mondo del consumo preconfezionato e della iper-connessione tecnologica, che vale come la più preoccupante forma di anestesia della coscienza, è pertanto educato ad essere sleale verso sé stesso.

Una simile riflessione non solo non è minimamente contemplata da quanti concorrono per gestire il potere, ma qualora dovesse essere avanzata è osteggiata, derisa, se non quando, accolta bonariamente e diminuita fino all’irrealtà nella gestione concreta delle cose, piegate per realizzare il peggio dissimulato da abbagliante innovazione.

Con tali presupposti, come pensare che nell’immediato futuro la società possa avere un futuro luminoso?






0 Commenti:

Posta un commento

Iscriviti a Commenti sul post [Atom]

<< Home page