sabato 28 marzo 2020

Solo l’Amor potrà salvarci, ovvero, abbiamo possibilità quasi nulle di salvezza




“Patendo conoscere”

(Eschilo)



Cosa si può intuire da ciò che sta accadendo: che l’Italia, molto probabilmente, sarà l’agnello sacrificale pasquale ma senza promessa di resurrezione.
Gli eventi attuali, molto verosimilmente, sarebbero solo le prove generali del vero stato di emergenza prossimo venturo, che a breve dovranno instaurare.
Un simile stato di allarme, richiede anni di pianificazione preventiva per essere così attuato a livello globale.
Questo virus ingegnerizzato, se così si può dire, è ancora a innesco basso.
Potremmo legittimamente ritenere, volendo anche adottare una visione pessimistica, che presto o tardi ne dovranno rilasciare un altro assai più letale, ma prima, per come le cose stanno andando, è anche intuibile che se non dovessero essere prese le necessarie misure preventive di sostegno reale all’economia, potrebbero scatenarsi gravi disordini sociali. Una disperazione incontrollata, utile peraltro, a teatralizzare ulteriormente il rito sacrificale epocale, che poi andrebbe a culminare con l’instaurazione di un effettivo stato di legge marziale permanente, annesso alla schedatura digitale e vaccinazione obbligatoria di tutta la popolazione.
Nonostante tutti confidiamo che la situazione presente potrà risolversi nel migliore dei modi, dovremmo anche ritenere come verosimile la possibilità che il biennio 2020 – 2022 sarà atroce.
Per ora sembra che l’Italia stia scivolando nel più oscuro pozzo dei tempi e con essa il pianeta stesso.
In ogni caso non dovremmo mai cedere completamente a suggestioni pessimistiche o allarmistiche, sebbene è importante rimanere vigili (allarmati si ) e consapevoli che esiste sempre una possibile quanto fondamentale lettura simbolica degli eventi.
Saremmo arrivati a questo stato di cose perché, da decenni, non siamo più capaci di vivere dignitosamente. Nutriti dell’eccesso e dell’eccedente abbiamo creduto (ceduto) alle lusinghe avvelenanti del consumo per il consumo, attirando su di noi l’inevitabile onda di ritorno degli orrori scaturiti da un’idea di sviluppo profondamente malsano.
Chi sarà in grado di comprendere la reale gravità del momento presente, avendone sia il senso che le forze interiori necessarie, non potrà più sottrarsi al valore archetipico della costituzione umana.
Ognuno, a livello esteriore si organizzerà come meglio ritiene.
Intimamente, qualsiasi sarà la sua collocazione, la persona che intende recuperare un minimo di barlume cosciente dovrà farsi testimone attiva del luce-vuoto…e non sarà facile, poiché è un impegno assurdamente difficile, ma non vi sarebbero altri percorsi, né mai vi sono stati e né potranno esservi.
L’impegno, consiste nel lasciarsi attraversare dal vigore residuo che la disciplina di sé potrà attirare, così come lasciarsi attraversare dall’invasività stessa del possibile malessere/dolore, sia esso psichico che fisico, cercando di rimanere in ogni caso centrati, per far diventare il proprio metro quadro esistenziale, commisto di risolutezza, scomodità e sofferenza, una perfetta palestra iniziatica, interiorizzando, fin da ora, la putrefactio (opera al nero) che è la base eroica di ogni autentica rigenerazione in vita e morte.
Inoltre, ogni forma di piacere, inteso nella sua deteriore accezione di smania, bramosia, va considerato come un veleno per l’animo.
È importante, qui e ora, il morire iniziaticamente a sé stessi, riflettendo costantemente sul sacrificio realizzato dai migliori tra gli antichi, di coloro che provarono ad opporsi a tutte quelle forze controsapienziali che nella storia, a varie riprese, mossero contro l'uomo per annichilirne l'essenza.
L’uomo è il fantoccio di un giorno e può elevarsi ad una condizione ultra divina unicamente mediante il Furor, che è l’unico supporto consono di Amor.
Privo del Furor l’Amor è una ben misera e svenevole menzogna, un’energia paralizzante, che rende deboli e meschini e, non a caso, la parola amore, intesa nel suo senso deteriore, è ripetuta ossessivamente da ogni istituzione menzognera, religiosa o politica essa sia, nonché cantata, con più o meno talento, in tutte le intonazioni possibili. Amore non è affatto sinonimo di mansuetudine.
Amore significherebbe null’altro che la pura determinazione (disposizione) alla morte di sé. Morire a sé stessi nell’intenzione di sconfiggere la morte stessa (a-mors).
Amore non è patetico attaccamento all’altro perché assonante alla nostra, ormai fin troppo malata, esigenza di affetto e piacere o un pretesto per ottemperare ad una nuda, (miope, solo egoistica) prosecuzione della specie.
Amor è la dirompente potenza rivelativa che mette a nudo ogni inganno, il falso amore rafforza tutti i possibili inganni di autocompiacimenti illanguidenti.

I peggiori nemici della Via, la Via eroico cristico-sapienziale (fondamentalmente estranea all’ultimo cattolicesimo) sono il riduttivismo scientistico e il nichilismo deteriore, che vale l’intima sconfitta delle potenzialità più nobili dell’essere (il tripode dello spirito, in questa dimensione, è costituito da estros, furor e amor).
L’uomo depotenziato mirerà sempre a conservare la propria esistenza meschina, centrata sull’ego cieco, perennemente sofferente e che affiderà masochisticamente alle attenzioni insane del potere nichilista.
Il potere attuale globale e quello che prestissimo gli continuerà, verte e verterà proprio sulla propaganda di tali infime prerogative.
La dimensione industriale e hi-tech costituisce il supporto estensivo dei diktat, che subordinano ogni decisione a tutto quell’insieme di significati che, attraverso l’innovazione, dimostrano di ricondurre inesorabilmente a processi aridamente meccanici il senso della vita, appunto, surrettiziamente detta la nuda vita, l’indistinta materia biologica pulsante, destituita di ogni fondamento superiore da una attuazione insensibile dei fatti.

La Nuda vita equivale ad una categorizzazione sterile, che esclude dal canone di verità vigente ogni fenomeno che non corrisponda al modo forzato della materia sperimentabile, ovvero, il cosiddetto dato reale, obbligato alle meschine aspettative di chi ne costringe le reazioni ad un solo significato bassamente utilitarista.

Il potere nichilista, mediante la sua forza persuasiva amplificata dalla dimensione hi-tech, genererà sempre lo sconforto nel cuore dei propri sudditi-cavie e tutta la pubblicità e la propaganda occorrono a questo. Dietro a motivetti musicali faceti, ai colori sgargianti, ai sorrisi vitrei, a gravità simulate, dietro la demagogia istituzionale, è diffusa una capillare reiterazione subliminale dello sconforto.

Lo sconforto andrebbe davvero considerato come uno tra i demoni peggiori. Pervaso dallo sconforto, l’uomo si rende alla completa mercé di forze ottenebranti e nulla di ciò che noi ammiriamo potrebbe mai essere stato realizzato da una società pervasa, come la nostra attuale, da uno stato di generalizzato smarrimento e sconforto.

Da questo punto di vista, dovremmo ritenere, il recentissimo slogan 2Q2Q vs ID2020, niente altro che una strategia diversificata del Deep State per ingenerare false speranze e ulteriore disorientamento nelle masse.

L’esistenza, d’ora innanzi dovrà farsi esercizio (ascesi) preliminare dell’attraversamento della crisi collettiva e soprattutto individuale.
Le difficoltà saranno occasioni per ridimensionare l’ego, persuasi che questa realtà vive unicamente per contrasti chiaroscurali e l’umanità, ora, si appresta ad entrare nella zona in cui le ombre si fanno più fitte e le tenebre imminenti.

Nessuna imposizione potrà aderire su un animo determinato a svestirsi della menzogna di cui è rivestito.
La menzogna, da sempre, fa presa sulla menzogna. In ultimo è la codardia a rappresentare la porta spalancata a ogni sopruso ripetuto.
In ogni caso paghiamo un prezzo di essenziale dolore.

Paghiamo un prezzo per essere codardi. Paghiamo anche per non esserlo.

L’uomo è una creatura, una proiezione sensibile, dell’assurdo cangiante.
L’assurdo è sempre stato e sarà la nostra unica dimora.










P.S. Alla luce di quanto adesso accade il film predittivo holliwoodiano degli anni '70 acquisisce un certo rilievo


Praticamente, l'emergenza attuale rappresenterebbe l'incipit, appena i titoli di testa, la presentazione del brutto film che ci coinvolgerà tutti 







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